Il primo quotidiano online della provincia di Vercelli

VERCELLI - La Scalise diventa sede della "Volòire" - Lo storico Reggimento di Artiglieria a Cavallo al posto del 52° - Ma i cavalli resteranno a Milano: servono (meno male) per la ippoterapia - Sopralluogo del Gen. Claudio Graziano

Ma Giuseppe Cannata interroga il Sindaco perché ha dei dubbi sull’operazione

La novità è per ora passata un po’ in sordina, era nell’aria da tempo, ma ora prende forma, con i suoi inevitabili riflessi e conseguenze con il quieto vivere locale.

Il principale cambiamento che si noterà, dall’esterno, sarà che non vedremo più, quando usciranno per le esercitazioni, i carri armati H109, bensì gli obici FH70.

Che per un profano non è molto.

Per una addetto ai lavori vuole semplicemente dire che alla Caserma Scalise di Vercelli (circa 500 uomini) si cambia “padrone”.

Il nostro contingente (Gruppo, come si chiamano i Battaglioni d’Artiglieria) non farà più parte del 52° Reggimento Artiglieria Torino, ma sarà assorbito dal celeberrimo Reggimento di Artiglieria a Cavallo “Voloire”.

Struttura montata di specialisti voluta nel Regio esercito fin dal 1831 per conciliare la capacità di intervento fulminea (i militari a cavallo, con i loro mantelli, caricavano a tal velocità da apparire come “rate voloire”, i pipistrelli, secondo il vernacolo piemontese) con la necessità di trasferire artiglieria anche pesante.

Ebbene, dalla Caserma Santa Barbara di Milano, dal prossimo 1 ottobre la “Voloire” si trasferirà – armi e bagagli, è il caso di dirlo – a Vercelli.

Armi, bagagli, ma non “cavalli”.

Infatti, i circa 20 quadrupedi che – simbolicamente – restano come reliquie a testimoniare di un’epoca in cui le guerre si combattevano ancora tra persone che potevano guardarsi negli occhi sul campo di battaglia, resteranno a Milano: sono necessari lì perché da tempo nel Capoluogo lombardo sono impiegati per servizi di ippoterapia a favore di disabili.

Meglio così.

La Scalise, come contenitore, diventerà dunque la  nuova casa di una sessantina di militari del Reggimento. Non sono di più quelli che arriveranno da noi; gli altri saranno mandati altrove. E – particolare importante – dello stendardo.

Altre grosse novità non dovrebbero essercene.

Anche la struttura gerarchica attualmente in servizio a Vercelli dovrebbe restare com’è: il Comandante Colonnello Antonio Sgobba è assai probabile che passerà alla guida della Voloire. Forse sa già andare a cavallo, altrimenti imparerà: è sempre un bel bagaglio nel vissuto motorio.

Tutto nasce dalla necessità di fare spending review: a Milano, dove è ubicata la S. Barbara, occorrevano lavori di ristrutturazione.

Bisogna ridurre Reggimenti, Battaglioni, Gruppi. Insomma, razionalizzare.

Una delle caserme meneghine dismesse in questa operazione sarà destinata alla Questura di Milano che ha bisogno di spazi.

Naturalmente a Milano l’operazione suscita fiere opposizioni da parte di chi vorrebbe che tutto restasse com’è.

Tanto che nelle scorse settimane nientemeno che il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale Claudio Graziano, ha dovuto fare sopralluoghi sia a Milano, sia a Vercelli, per verificare la situazione anche alla Scalise. Che è stata promossa a pieni voti: è messa molto meglio di qualsiasi alternativa potesse essere presa in considerazione.

A Vercelli l’ operazione ha suscitato le perplessità del Consigliere Giuseppe Cannata, che ha rivolto la seguente interrogazione al Sindaco:

Al Signor Sindaco

                                               Comune di Vercelli

                                               Avv. Andrea Corsaro

                                               Al Presidente Consiglio Comunale

                                               Sig. Camillo Bordonaro

Vercelli 16/07/2013

INTERROGAZIONE

Il giorno 13 luglio 2013 è apparso sul giornale “ Il Giorno “ di Milano un articolo sul trasferimento dei 400 voloire della caserma s Barbara di Milano a Vercelli caserma Scalise.

Perchè proprio a Vercelli il trasferimento dei 400 militari ?

La risposta è : perchè a Vercelli ci sono aree adatte all'addestramento di reggimento a cavallo, ribattono dal Ministero.

Peccato che non ci siano spazi per i cavalli!

La caserma Scalise infatti dovrebbe ospitare 60 cavalli di tale reggimento, ma non c'è posto !

Intorno alla Scalise non ci sono neanche le strutture per raccogliere i 400 voloire e le rispettive famiglie.

Solo di recente si è provveduto a costruire un asilo nido.

E solo di recente si è iniziato a parlare di un piano residenziale ad hoc per l'arrivo delle voloire.

Ma chi paga ? La difesa ? E allora dove finisce la spending rewiew?

A Vercelli l'arrivo delle voloire è vissuto come l'arrivo di una nuova comunità in grado di scatenare “ investimenti e consumi “.

La Scalise compare infine nell'elenco delle caserme in cui la società difesa s.p.a , emanazione del ministero, deve installare pannelli fotovoltaici.

E allora un'altra domanda si fa strada : i motivi del trasloco sono forse riconducibili a questo intreccio di interessi immobiliari pubblico privati ?

Pertanto si interroga il sindaco e la giunta per sapere chi pagherà tutto questo , e se il trasferimento della compagnia a Vercelli sarà un ulteriore aggravio alle casse del comune vuote !?

Dott. Giuseppe CANNATA , consigliere comunale.