(g.g.) - Si sono celebrate in San Cristoforo ieri, venerdì 12 dicembre 2014, le esequie del Dott. Giovanni (per tutti, Gianni) Cagna, stimatissimo Urologo che per molto tempo ha prestato servizio presso l’Ospedale S.Andrea di Vercelli.Personalità di grandissima esperienza professionale, amava egli stesso definirsi “lettore onnivoro”, sapendo spaziare tra interessi culturali vastissimi che coltivava anche grazie ad una biblioteca personale dotata di oltre 3 mila volumi.
Chi scrive ha avuto il privilegio di condividerne l’amicizia e può così dire di una personalità dal carattere forse non sempre facile, ma certamente intollerante di qualsiasi mediocrità e lontana, fino ad esserne sprezzante, da interessi che inquinassero il rapporto tra Pubblica Amministrazione e cittadini amministrati.
Il suo lungo servizio all’Ospedale S. Andrea fu sempre caratterizzato da una dedizione assoluta all’Ente, che non seppe peraltro sempre ripagarlo come si sarebbe meritato.
Ma Egli sapeva anche accettare – magari dopo una intemerata che condivideva con gli amici all’indirizzo dei “politici” – la situazione, ben sapendo che la sua vera forza era la fiducia, meritatissima, che i suoi pazienti gli riconoscevano.
Il Paziente è sempre stato al centro di ogni sua attenzione.
Tutto il resto veniva dopo.
Tutto tranne, naturalmente, il suo amatissimo Federico, quel suo così promettente figliolo, che conoscemmo bambino già evidentemente portato per gli studi e poi brillante laureato alla prestigiosa Università Bocconi e quindi ora affermato – putroppo i “cervelli” migliori fuggono ancora da questo così amato Paese – professionista in Austria, dove la sua brillante carriera era seguita con comprensibile, trepida soddisfazione dal papà.
Proprio Federico ha indirizzato ai presenti, in Chiesa, un sapiente intervento di saluto, nel quale ha ricordato la serenità, pur nella sofferenza atroce degli ultimi mesi, con la quale suo Padre ha preso commiato da un mondo che ha saputo amare e soprattutto traguardare con la raffinata ironia figlia naturale di una intelligenza indagatrice quanto aperta all’ascolto dell’altro, sempre considerato con fraterno rispetto.
Così visse – tutto sommato divertendosi anche un po’ e si creda che chi scrive può darne conto per esperienza diretta – anche la breve parentesi politica (proprio lui!) che lo vide eletto in Consiglio comunale per la Lega Nord, a sostegno del Sindaco Mietta Baracchi Bavagnoli.
Poi la Lega, nella versione bicciolana, lo deluse e non faticò a ritrarsi nel proprio mondo fatto di lavoro e letture.
A Federico ed a Sua Madre Laura Dallera, che ha mostrato in questi ultimi anni nei quali la famiglia è stata provata dal dolore per la salute purtroppo sempre più declinante di Gianni, tutta la forza di una donna di grandissima levatura morale, l’abbraccio più affettuoso.
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