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CON IL CUORE SPEZZATO LE DICIAMO ADDIO, GRANDISSIMA PROF. - Oggi se n'è andata Pia Chiarla Ferrario, icona della Scuola vercellese

La titolare della trattoria dove andava a mangiare aveva bisogno di liberare un tavolo e la mise insieme ad un distinto giovanotto che arrivava da Novara...


Era arrivata a Vercelli nel 1943, quando eravamo sotto le bombe ed amava ironizzare: il telegramma del Ministero con la nomina alla Cattedra è dell’8 settembre; si vede che erano un po’ confusi.

 

Giunse qui poco prima del 1 ottobre, giorno d’inizio – allora – dell’Anno Scolastico: Vercelli aveva indossato la sua livrea più “autentica” fatta di nebbia e foglie già morte e non le piacque.

 

Il primo giorno accolse lei e la mamma che l’aveva accompagnata in quell’avventuroso viaggio  in treno, verso quella città mai vista e poco sentita nominare, la nostra, la collega Prof. Giovanna Roncarolo.

 

Sicchè pensò – d’accordo con la mamma – sto qui un anno poi chiedo il trasferimento.

 

A 28 anni, una Cattedra di ruolo in Lettere non era, per vero, cosa da poco.


Si era laureata a Torino discutendo una tesi sulla Letteratura Inglese e così conosceva la lingua di Shakespeare come se insegnasse anche quella.

 

Poi, l’imprevedibile.

 

Di tanto in tanto andava a pranzare ad una mensa (forse Leon d’oro?) che si trovava allora nei pressi di San Bernardo.

 

Occupava da sola un tavolo ed un giorno la Signora che gestiva la Trattoria le chiese: ha qualcosa in contrario se la unisco ad un Signore anche lui solo?

 

Così mi liberate un tavolo.

 

Perché no?!

 

Quel Signore era il Dott. Aldo Ferrario, originario di Novara che si era trasferito da poco, celibe, a Vercelli per lavorare al Consorzio Agrario Provinciale.

 

Non si sarebbero mai più divisi e la Prof. Pia Chiarla Ferrario, originaria di Roddi ( dove certamente si combattè la battaglia dei Campi Raudii… ) avrebbe rinunciato al proposito di tornare nell’Albese, tenendosi nebbia e zanzare, oltre ad un marito che avrebbe sempre amato, ricambiata.

 

Si sposarono nel 1947 e nel 1949 nacque Lia, che sarebbe poi diventata moglie di Ercole Fossale.

 

Aveva 102 anni compiuti il 23 luglio e se ne è andata oggi, dopo un ricovero in Ospedale per una crisi respiratoria.

 

Ecco come scrivevamo al centesimo suo compleanno.

 

https://archivio.vercellioggi.it/dett-news?id_portale=2&id=63421

 

Quanto è stata importante per noi. E per generazioni di suoi studenti: sempre alla Media Ferrari, tranne gli ultimi anni prima della pensione, nel 1975, al Liceo Scientifico. Ma il suo cuore pulsava per le Medie.

 

Sappiamo che Ercole e Lia le lessero sul tablet l’articolo che le piacque e forse le fece pensare che il suo lavoro non fosse stato del tutto sciupato.

 

Per noi una grande consolazione, in questo momento.

 

Un’ Insegnante incomparabile di Lettere, Storia, Latino, che diede vita ad un dream team con la Prof. Sandra Roggero Angela, di Matematica e Scienze.

 

Con il cuore spezzato ci uniamo al dolore dell’adorato nipote Fabio, di Lia ed Ercole.

 

Il S.Rosario domani, 13 settembre, alle 17,30 in San Cristoforo e giovedì alle 16 a Roddi l’ultimo saluto.