(r.m.) - Il paese è
completamente imbandierato, si stanno già disputando le eliminatorie di vari
giochi e gli otto rioni livornesi sono in continuo fermento. Da venerdì a
domenica ci sarà il clou con le sfilate, le manifestazioni ed i giochi che
culmineranno con l'assegnazione del Palio al rione vincitore. Ne parliamo con Federico
Pizzamiglio, nella mia qualità di Consigliere Comunale del Gruppo di
Maggioranza e di Presidente della Consulta Comunale Giovanile.
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Quando nasce l'idea di far rivivere il Palio a Livorno? - "L'idea
di una possibile rievocazione dello Storico Palio dei Rioni nel Comune di
Livorno Ferraris ha iniziato a serpeggiare nello scorso giugno, durante la
campagna elettorale. Pur non avendolo mai vissuto in prima persona, per
evidenti ragioni anagrafiche (essendo io nato nel 1992), ne sono sempre stato
affascinato, attraverso il racconto dei miei nonni che ricordavano questa ricorrenza
con entusiasmo e nostalgia, tenutasi dal 1978 fino al 1986. Poi è caduta
nell’oblio. Vi sono stati in passato
tentativi di riportarlo tra le strade e le piazze del Paese, ma non si è mai
riusciti a concretizzarlo. Eppure è sempre stato sentito e amato da tutta la
cittadinanza. L'idea, proposta originariamente dal
sottoscritto e fatta propria dal gruppo nella sua interezza, è stata
sollevata anche dai colleghi di minoranza, in particolare dal Consigliere Elia Demin, a dimostrazione di come la voglia di
rievocarlo fosse bipartisan. Con il nuovo anno, abbiamo inserito il Palio tra i progetti
prioritari da finalizzare nell'annualità corrente e abbiamo subito dato inizio
ad un ciclo di incontri con i cittadini al fine di raccogliere il loro parere,
il primo dei quali si è tenuto il 24 gennaio. La notevole affluenza e
l'entusiasmo con cui hanno accolto la proposta hanno fatto sorgere un
giustificato ottimismo nell'Amministrazione Comunale sulla concreta
fattibilità. L'iniziativa, promossa dal Comune e supervisionata dalla Giunta,
nello specifico dal Vice Sindaco Franco Sandra, ha visto in prima linea impegnata la Consulta Comunale dei Giovani,
da me presieduta, affiatata e quasi tutta al femminile, la quale ha coordinato
i Comitati di Rappresentanza Rionali, nel frattempo formati dai cittadini.
- Come stanno andando le cose? - " La Cena dei Rioni, tenutasi 13 aprile
scorso presso il “Palatenda” di Piazza Possis, è stato il primo vero
"banco di prova" per quelli che sono stati gli entusiasmanti e
concitati lavori del successivo periodo di maggio. Ho impostato il Palio come un evento che muove da logiche diverse
rispetto a quelle che caratterizzano altri eventi similari: un evento "per la gente, della gente e fatto
dalla gente”, riproposto ex novo
nella sua versione 2.0. È una sorta di "anno zero”, una scommessa. Vi
saranno pertanto aspetti di eccellenza e criticità da migliorare, ma il
riscontro positivo avuto con la viva e numerosa partecipazione della
cittadinanza ha dimostrato che stiamo remando nella direzione giusta e fa ben
sperare per successive edizioni ancora più "ambiziose", al di là di
qualche sporadica critica e dello scetticismo iniziale.
Già in questi giorni le otto Contrade sono impegnate nelle partite
infrasettimanali dei tornei di calcio, basket, tennis, bocce, in vista
dell’apertura solenne di venerdì 31 maggio in Piazza Galileo, con il raduno dei
gruppi storici in costume e l’apertura del “Museo
del Palio” presso la Chiesa dell’Addolorata.
La manifestazione continuerà sabato 1° giugno con le semifinali e le finali dei
tornei e raggiungerà il culmine nella giornata di domenica 2 giugno, con la
sfilata mattutina in costume per le vie del Paese (presenti anche cavalli e
Sbandieratori di Costigliole d’Asti), i giochi di corte nel pomeriggio presso
il campo sportivo (dal tiro alla fune, alla corsa con i sacchi fino alla
gincana con le carriole e tanti altri) – dotato di un’area di ristoro per i
tifosi - e la premiazione in Piazza Galileo. La serata si concluderà al campo
sportivo in musica e allegria".
- Stiamo entrando nella fase decisiva della
manifestazione ma sento che vuoi fare già dei ringraziamenti - "Ringrazio in primo luogo il Sindaco Stefano Corgnati per aver voluto affidare
a me, il più giovane della squadra, il prestigioso onore di gestire
l'organizzazione del Palio, oltre al Vice Sindaco e tutta struttura
amministrativa per la proficua collaborazione. Ma il ringraziamento più grande
va ai Rappresentanti dei Rioni, ormai affettuosamente denominati "Capi Rione", donne e uomini
che hanno sottratto tempo alla loro vita privata, dedicandosi con passione e
anteponendo sempre l’interesse superiore della buona riuscita dell’evento alle
loro visioni individuali, coinvolti in comitati operativi nel settore
logistico, sportivo, cerimoniale. Senza di loro, unici e veri protagonisti di
questo progetto di cui personalmente mi sento un semplice regista, tutto ciò
non sarebbe stato possibile".