Come spesso succede, anche questa
raccolta di immagini, che abbiamo messo a repertorio questa mattina, 18 giugno,
segue alla segnalazione di un Lettore.
Che, nella giornata di martedì scorso,
scrive una mail a VercelliOggi.it allegando qualche foto.
Siamo andati a vedere.
Non perché si dubiti dei Lettori che,
del resto, non esitano a mettere a disposizione anche il numero di telefono,
affinchè si possa verificare con loro la data e l’ora degli scatti: se fosse
passato (nella più perfetta buona fede di tutti) qualche giorno, magari nel
frattempo si sarebbe potuto riparare.
Nessun “pericolo”.
Tutto come da segnalazione.
Il Parco Iqbal Masih, attiguo al
Centro Anziani Ca’ dal dì, è specchio si un isolato abbandonato a se stesso.
A parte le erbacce, ormai componente d’arredo.
Ci sono reti di cantiere arancione che
segnalano qualcosa che non è scritto, però, da nessuna parte.
Lavori in corso?
Pericolo?
Di cosa?
Poi, il Parco.
Un vero e proprio orto botanico che,
su certe panchine (quelle sane) illustra anche la differenza tra muschi e
licheni, non così facile da trovare entrambi in pochi cetrimetri quadrati, in una
zona di pianura.
Altalene come patiboli: solo il trave
orizzontale.
Altre che penzolano, rotte (almeno)
dalla settimana scorsa.
Cestini dei rifiuti che traboccano.
Le pianticelle da poco messe a dimora,
protette dal tutore, sono sommerse di infestanti.
Cosa rappresentano questi virgulti?
Il Giardino dei Giusti: ogni piantina
commemora una persona che si sia distinta in azioni umanitarie.
Come, a suo tempo, il Dottor Carlo
Angela, lo Shindler italiano, papà del notissimo Piero di Quark, un Medico
Psichiatra che salvò decine di ebrei facendoli passare per matti.
Questi simboli, come il video
dimostra, sono irriconoscibili, il loro significato condannato all’oblio da
soffocamento vegetale.
Un’area della città in cui la Giunta
del Niente di Andrea Corsaro e l’Assessore diversamente utile al Decoro Urbano stanno dando risultati che … si notano.