Diciamo subito che la parte maggiore di
questo fondamentale, odierno, Consiglio Comunale sui
pallet – trucioli di Iren Atena Asm potrà essere on line nelle cronache di domani,
perché c’è molto lavoro di riproduzione delle audiotracce che metteranno il
Lettore in condizione di ascoltare direttamente e integrali gli interventi più “di
peso”.
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Qualche flash, comunque, è possibile.
Il risultato è che, naturalmente, vincono, con i
numeri, i componenti di quella che abbiamo chiamato “maggioranza Ursula
allargata”, quella con cui Iren vuole governare Vercelli.
L’impianto dei trucioli di Iren piace a 17 Consiglieri
Comunali.
Che sono la maggioranza, ma non sono nemmeno poi
così tanti.
E’ altrettanto vero che incominciano a manifestarsi
importanti novità.
Ma andiamo con ordine.
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Dunque, non passa la mozione presentata da Voltiamo
Pagina (Roberto Scheda, Paolo Campominosi, Andrea Conte), SiAmoVercelli
(Renata Torazzo, Piero Boccalatte) e Movimento5Stelle (Michelangelo Catricalà)
che dice: prima di costruire l’impianto dei pallet, pretendiamo che Atena
Asm adempia a tutte le prescrizioni che ha già messo in chiaro Arpa.
Si tratta di rispetto dei limiti non
solo “odorigeni”, ma anche e soprattutto di tutte le
emissioni in atmosfera.
Questa idea vede contrari, cioè favorevoli
all’impianto di Iren, i seguenti Consiglieri: naturalmente, il Sindaco Andrea
Corsaro, poi Romano Lavarino, Gian Carlo Locarni, Margherita Candeli,
Simone Boglietti, Giovanni Fortuna, Francesco Iacoi, Martina Locca, Damiano
Maris, Giorgio Malinverni, Gianni Marino, Carlo Riva Vercellotti, Jose Saggia, Martina
Miazzone, Stefano Pasquino, Alberto Pipitone, Franco Vercellino.
Anche i Consiglieri di Forza Italia, che a tutta
prima avevano manifestato incertezze, rientrano nei ranghi.
Forse perché ci sono in ballo le
elezioni della Provincia e, soprattutto, la nomina del Vice
Presidente di Via San Cristoforo a consigliere calma e bicarbonato per mandare
giù i bocconi amari.
Comunque, al di là delle fortune elettorali prossime
venture, per ora rimediano una figura di guano.
Poi ci sono gli astenuti.
Tullia Babudro e Donatella Demichelis
e questa non è una sorpresa.
Astenuti anche parte dei Consiglieri PD, il partito
che paga lo scotto maggiore della vicenda pallet: Michele Cressano, Alfonso
Giorgio, Alberto Fragapane.
Perché – e qui un primo dato politico che avrà
futuro – altra parte del Pd, invece, vota con gli altri dell’opposizione.
Carlo Nulli Rosso e Manuela Naso
da tempo erano in “sofferenza”, rispetto ai diktat di partito.
Oggi scelgono di manifestarsi senza
remore.
Votano sì alla mozione, cioè per una “moratoria”, la
realizzazione dello stabilimento solo “dopo” che sia assicurato il rispetto di
tutti i limiti di emissioni che Arpa ha previsto.
Insieme ai due Consiglieri Pd, votano chiaramente sì
alla Mozione lo stesso Catricalà, Roberto Scheda, Paolo Campominosi, Renata
Torazzo, Andrea Conte, Piero Boccalatte.
Sono fuori da questo computo perché assenti
giustificati, i Consiglieri Maura Forte ed Alessandro Stecco.
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Da incorniciare perché inguardabile – ma sarà
integrale on line domani – l’intervento del Capogruppo della Lega, Romano
Lavarino.
Oggi in Consiglio Comunale il leghista riesce
persino ad attirarsi un commento da parte del Consigliere Roberto Scheda, che è
come una mazzata: il Lavarino di oggi è molto cambiato dal Lavarino che ho
conosciuto in altri tempi.
Insomma, il Lavarino che tempo fa ha conosciuto
l’Avvocato Scheda faceva – come tutti sanno, nel gioco delle parti – la guardia
e stava da quella parte.
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Il leghista ha anche la cattiva idea di citare Paolo Campominosi.
Si tratta dell'interrogazione che prendeva le mosse da verifiche sul campo: il Consigliere aveva accertato come le chiavi di alcuni
camion di Asm Vercelli fossero lasciate sul predellino ed il mezzo abbandonato.
Sarebbe, a dire del Capogruppo del Carroccio, il
sintomo di un “astio” verso Atena Asm.
Il Lavarino che conosceva anni fa l’Avv. Scheda si
sarebbe, forse, incavolato con i responsabili (sono modi di dire) di Corso
Palestro: è persino ovvio che chiunque malintenzionato si fosse impossessato del mezzo ed avesse procurato sinistri, avrebbe anche messo la Pubblica Amministrazione di fronte ad un bel problema.
Il Lavarino di oggi, invece, si incavola con
Campominosi.
Che non ha timidezze e gli risponde: dev’essere
successo qualcosa, tra novembre 2019 e gennaio 2020, che ha determinato
una conversione, come sulla via di Damasco, di Lavarino.
Insomma, fino a novembre 2019 Lavarino convocava la
IV Commissione (di cui è Presidente) per discutere ed eventualmente censurare
Atena Asm.
Poi, da gennaio 2020, coperto e allineato sulle
posizioni del Gruppo del Pasqua.
Fa riflettere.
Forse si è appassionato dell’immortale “Todo cambia”
di Mercedes Sosa.
Ma, soprattutto, fa riflettere il fatto che la Lega,
fino al 2019, abbia detto e fatto di tutto per stigmatizzare i comportamenti di
Asm.
Addirittura, un esposto alla Corte dei Conti, per
segnalare le incongruenze sull’incarico di sostituire le luci dell’illuminazione
civica, con quelle a Led.
Altro che astio: un esposto alla Corte dei Conti è
qualcosa.
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Ma oggi molto della discussione ruota attorno
all’annuncio – di cui VercelliOggi.it aveva dato l’anticipazione
– della famosa lettera inviata dall’Amministratore Delegato
di Atena Asm.
Il Sindaco (domani anche l’integrale
dell’intervento di Andrea Corsaro) in sostanza dice: mi comunicano che
adegueranno i filtri per le emissioni odorigene alle prescrizioni di Arpa.
La lettura degli articoli precedenti
inquadra e riassume l’argomento.
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Andrea Corsaro tenta di andare leggero, su questa
“comunicazione” di Conte.
Dice che esiste, ma non come è fatta,
cosa c’è scritto, mediante quali investimenti ed
addizioni tecniche si ottiene il preteso risultato della riduzione delle
emissioni odorigene.
Insomma, per quello che dice il Sindaco, potrebbe
essere anche – in ipotesi – scritta sulla stagnola dei Baci Perugina.
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Ma anche qui casca male, perché sta parlando ad un
consesso dove ci sono persone come Piero Boccalatte e Roberto Scheda che
di contratti, condizioni, clausole, appendici, impegni, ne sanno qualcosa.
E, infatti, lo incalzano, anche con un po’ di
ironia, come se fossero nuovi: ma, sai caro Sindaco, certe cose è meglio
vederle messe nero su bianco…
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A domani per i video.
Il risultato politico della riunione di Consiglio?
Un primo risultato è negativo.
Evidentemente incoraggiata da queste debolezze del
sistema politico, Polioli proprio in queste ore ha depositato in Provincia
le integrazioni perché sia ripreso
l’esame del progetto “Letamaia”.
Non dimentichiamo che l’impianto di biogas era nel
piano industriale di Atena del 2017 e che il primo elaborato depositato
prevedeva di prendere i rifiuti organici proprio da Iren.
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Le posizioni supine ed accondiscendenti
come quelle manifestate da Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, altro non
fanno che proiettare verso l’esterno l’immagine di un territorio, di un Capoluogo,
permeabile a qualsiasi cosa che altrove sarebbe respinta: la parabola dell’Inceneritore
parla da sé.
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Un secondo risultato è, al contrario,
incoraggiante.
L’idea che sia possibile fare crescere alternative a
quelle parti del sistema politico sempre eterodirette dai poteri esterni a
Vercelli, trova concreti sintomi.
Otto Consiglieri,
di uno schieramento politico civico e comunque popolare, con l’importante
contributo di una parte della realtà Pd, non sono poca cosa.
Poi ci sono gli astenuti,
che comunque manifestano così una dissociazione.
Sono, forse, poco per chi mendica dal
Ghiottone un posto in Provincia.
Rappresentano, al contrario, una realtà
affidabile e tutt’altro che esigua per chi voglia ripensare
alla costruzione di un gruppo dirigente e responsabile, che sappia fare gli
interessi della città e dei vercellesi.