Il Presidente del Consiglio Comunale di Vercelli e della Formater, Camillo Bordonaro, il Vice Sindaco Antonio Prencipe, l’ Assessore giovane, Massimo Materi, il Pro Sindaco Ercole Fossale, la fedelissima di Andrea Corsaro, Maria Rachele Averone.
Non sono che alcuni nomi, tra quelli più eclatanti, della trentina di politici ai quali in queste ore sono recapitati avvisi per la conclusione delle indagini preliminari, ai sensi dell’art. 415 bis del Codice di procedura penale.
Il reato a suo tempo contestato è il falso ideologico, ai sensi dell’ art. 90 comma secondo, del Dpr 16 maggio 1960, n. 570.
Si tratta, insomma, di candidature alle elezioni, presentate con firme autenticate, ma risultate, alle luce delle indagini preliminari, false.
E’ la conclusione cui è pervenuta la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vercelli, che in data 16 maggio scorso ha inviato a: Camillo Bordonaro, Antonio Prencipe, Marco Pasteris, Massimo Simion, Guglielmo La Mantia, Giovanni Caglioti, Massimo Materi, Daniele Pane, Ercole Fossale, Giuseppe Rotondo, Francesco Corradino, Maura Forte, Giovanni Corgnati, Armando Apice, Filippo Ristagno, Pier Giuseppe Santhià, Fulvio Berrone, Gino Corradini, Valentino Guglielmino, Pier Giorgio Comella, Emanuele Pozzolo, Giorgio Corradini, Gaetano Angelone, Salvatore Alaimo, Maria Rachele Averone, Mario Mantovani, Marco Ferraris, Barbara Gardano, Alessandro De Michelis, la proposta di patteggiamento ai sensi dell’art. 444 del Codice di Procedura Penale.
Ora gli interessati avranno venti giorni di tempo per aderire al patteggiamento, oppure opporsi al provvedimento.