( g.g. ) - Oggi la Professoressa Maria Pia Chiarla Ferrario compie cento anni.Generazioni di studenti della Scuola Media – la ricordiamo alla Ferrari in anni lontani – le sono debitori di molto di quel che sanno.
Perché lei insegnava soprattutto ad amare lo studio, il sapere.
Non si rassegnava se non riuscivi a districarti tra declinazioni e coniugazioni.
Sapeva innestare fondamenti della lingua latina capaci di restare in modo indelebile nella memoria.
Intrecciava momenti della lezione con quelli di vita vissuta, sicchè è impossibile, per chiunque l’abbia conosciuta, pensare che i Campi Raudii possano essere mai stati altrove se non a Roddi, vicino al Alba.
C’è qualche ostinato che non vuole pensarla così, ma pazienza, migliorerà.
Roddi è il suo paese natale, in provincia di Cuneo, dove oggi la Professoressa festeggia questo traguardo con la sua famiglia.
Con sua Figlia Lia, della quale un tempo venimmo a sapere che, cambiando casa, aveva particolarmente apprezzato la nuova terrazza. Era bambina ed i genitori erano andati a stare nei pressi di Parco Camana, in un elegante condominio con vista su quella che allora era una piazza.
La piccola Lia disse:”Così, se viene la guerra, la vedo bene”.
Perché la prof. ci raccontò questo aneddoto familiare?
Per farci capire che un tempo – ci stava parlando dei Romani antichi o giù di lì – le guerre si combattevano corpo a corpo, mentre ora sono telecomandate con missili e marchingegni che ti permettono di non vedere negli occhi quello che stai per ammazzare o che ti ammazzerà.
Un tempo era diverso a sua figlia aveva così bene assimilato l’idea che la trasferiva alla nuova “location” domestica come una opportunità.
Ecco: ci insegnava anche così. Ogni soluzione era buona, pur di farci entrare in testa i concetti, anche a costo di coinvolgere la inconsapevole Lia, peraltro ormai cresciuta.
E successivamente fidanzata e poi sposa di Ercole Fossale, che oggi ci ricorda giustamente fiero questo importante compleanno.
Auguri, cara Professoressa e grazie.
Senza di lei non saprei quasi nulla di quello che so.
E – non si offenda, oggi è la Sua festa, ma capirà che Lei è anche il simbolo della “buona scuola”, quella vera – non posso mancare di ricordare in questa occasione anche l’altra grandissima professoressa che, sua Collega, come a comporre un ideale dittico, completava quello straordinario “Organico” di insegnanti titolari delle due più importanti cattedre.
La Professoressa di Matematica e Scienze, Sandra Roggero Angela.
Lei con me durò forse un po’ più di fatica con la Matematica, ma di sicuro le diedi qualche soddisfazione in più in Scienze.
Grazie, davvero.
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