Thelma: Senti Louise… non torniamo
indietro!
Louise: Che vuoi dire Thelma?
Thelma: Non fermiamoci!
Louise: Non capisco…
Thelma: Coraggio!
Louise: Sei sicura?
Thelma: Sì… Dai!
Sparire
per esserci veramente
***
Dunque Donatella Demichelis e Tullia Babudro,
come abbiamo scritto ieri, lasciano la Lega per approdare al nuovo partito fondato
dal Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti.
Da quello che abbiamo capito, sbaglierebbe,
tuttavia, chi pensasse ad un esodo concepito per “tagliare i ponti” con il
retroterra di provenienza.
Ma andiamo con ordine.
***
Diciamo, anzitutto, che, almeno per ora, se ne vanno
loro due, senza che altri, di peso, le seguano.
Un insuccesso?
Al contrario.
Da quel che si dice, loro non hanno diritto di voto (in quanto ancora
giovani di iscrizione) nelle elezioni interne, congressuali, della Lega.
Sicchè il loro spostarsi non impoverisce,
elettoralmente parlando e nel gioco delle correnti, il loro tradizionale punto
di riferimento, il Sindaco di San Germano Vercellese, Michela Rosetta.
Che rappresenta l’unico baluardo dissenziente
(dichiarato) nel blocco monolitico governato dal Parlamentare locale, Paolo
Tiramani.
Un tempo, tra i timidamente e sotterraneamente dissidenti
si annoverava anche il Sindaco di Gattinara, il lentese di adozione, Daniele
Baglione, ma ormai lui stesso pare abbia deciso di consegnarsi all’irrilevanza
politica.
In sintesi:
cosa ci rimette, nelle battaglie congressuali interne della Lega, Michela Rosetta, dopo la
dipartita di Babudro e Demichelis?
Niente.
***
Vediamo, invece, cosa potrebbe cambiare
un domani che si votasse per il rinnovo del Consiglio Provinciale.
Sappiamo che in Via San Cristoforo,
ormai da qualche tempo, sono eletti Consiglieri che prendono i voti non più dei
cittadini, ma di altri Consiglieri: tutti i componenti dei Consigli Comunali
della provincia di Vercelli.
Insomma, è una elezione di secondo grado
in piena regola.
In un primo tempo, si pensava che il rinnovo del
Consiglio Provinciale di Vercelli si sarebbe tenuto in una tornata elettorale da
svolgersi a dicembre di quest’anno.
Poi la Regione ha deciso di rinviare,
causa Coronavirus, zona rossa e compagnia cantante.
Tra l’altro, stabilendo il principio che, quando si
terrà l’elezione del Consiglio Provinciale, si terrà anche il Referendum
per la (eventuale) fusione dei Comuni di Gattinara e Lenta.
Ora capita che il Presidente della
Provincia, Eraldo Botta, abbia dato attuazione al dettato
regionale e governativo, stabilendo che le elezioni si terranno “entro il 31
marzo prossimo”.
Il termine è fissato dal Decreto del Presidente
Giuseppe Conte.
Entro.
Quindi si potrebbe andare a febbraio – marzo, anche perché
prima, sempre che l’emergenza non peggiori, c’è ben altro cui pensare.
***
Ma, così, c’è anche tutto il tempo per
organizzarsi un po’, da parte delle forze politiche.
Infatti bisogna sapere che il “peso” del voto
elettorale non è lo stesso per un Consigliere del Comune di Vercelli (800 voti)
rispetto, per esempio, a quello di un Consigliere di Quinto Vercellese (a
memoria: 25 – 30 voti o giù di lì).
E’ chiaro che tutto sia rapportato al numero di
abitanti per Comune.
***
Orbene, il tandem di comando,
costituito dall’Onorevole e dal Ghiottone, aveva concepito di utilizzare i voti
dei 12 Consiglieri Comunali di Vercelli della Lega (800 x 12 = 9.600) che, da soli,
basterebbero per fare eleggere molti Consiglieri Provinciali vercellesi, come
al solito penalizzando il Capoluogo per ingrassare (fare eleggere)
rappresentanti di altre zone.
Non va dimenticato che oggi la città di
Vercelli non esprime nemmeno un Consigliere Provinciale.
Con i risultati che si vedono,
per esempio quando si parla di letamaia di Polioli, oppure di trucioli di Atena
Asm.
Al Capoluogo la sghinga,
puzzolente e inquinata, alla Valsesia i voti dei vercellesi.
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Allora, il disegno (dicunt)
sarebbe stato questo.
In Provincia (avrebbero – dicunt - stabilito il
Ghiottone e l’Onorevole) mandiamo almeno uno di Vercelli, che avrebbero
individuato in Margherita Candeli.
Gli altri voti li usiamo per promuovere
altri fedelissimi della periferia.
***
I giochi in gioco sono, quindi, almeno due.
Quello congressuale che, come abbiamo visto, non si
altera: Michela Rosetta mantiene pressochè tutta ed invariata la propria potenza di
fuoco.
Il gioco elettorale provinciale, invece, dopo la
fuoriuscita di 2 dei 12 Consiglieri Comunali vercellesi, potrebbe (dicunt)
essere un po’ rivisto.
Perché è assai difficile che le due
nuove di “Cambiamo” si rassegnino a fare le portatrici d’acqua
per Margherita Candeli e, eventualmente, per chi dovessero decidere i capataz.
Insomma, una situazione così favorevole
per le strategie di Michela Rosetta, che sempre di
più pare il contraltare al monolite valsesiano ed alle sue appendici, che qualcuno dice: ma se –
putacaso – fosse stata proprio lei a mettere in contatto Babudro e Demichelis
con l’area di Giovanni Toti?
Che dire?!
Chi vivrà, vedrà.
In questo caso: se son…rosette,
fioriranno.