La Polizia di Stato arresta una banda di “topi” di appartamento
Nel pomeriggio del 24
Gennaio 2018, la Polizia di Stato di Vercelli e nello specifico la Squadra
Mobile della Questura – in stretta collaborazione con la Squadra Mobile di
Brescia -, ha sottoposto a fermo di polizia giudiziaria tre uomini dell’Est
Europa (uno di nazionalità russa e due nativi della Repubblica Ceca) sospettati
di far parte di una banda dedita alla commissioni di furti in appartamento
particolarmente attiva in tutto il Nord Italia.
L’attività investigativa, coordinata dalla Procura della
Repubblica presso il Tribunale di Vercelli, è nata dalla denuncia di una donna
vercellese che aveva subito un tentativo di furto nella propria abitazione,
sita nel pieno centro cittadino, solo pochi giorni fa.
In tale circostanza si era riusciti ad appurare che
alcuni uomini erano riusciti ad introdursi furtivamente nell’appartamento di
proprietà della signora ed avevano tentato con l’utilizzo di un “flessibile” di
aprire la cassaforte presente all’interno per poi fuggire abbandonando sul
luogo gli attrezzi allo scasso utilizzati.
Le prime indagini espletate dal personale della III
sezione della Squadra Mobile hanno
permesso, attraverso attività tecniche e di sopralluogo, di riuscire ad
individuare delle immagini, riprese da
una telecamera di videosorveglianza, che ritraevano in maniera particolarmente
chiara il cosidetto “palo” della banda in questione.
L’uomo, infatti, veniva
ritratto sotto l’abitazione oggetto del tentativo di furto mentre con fare
sospetto utilizzava un auricolare e diversi telefoni presumibilmente per
aggiornare i complici di eventuali problematiche.
Questa circostanza è stata pienamente confermata anche da
altre attività di tipo prettamente tecnico.
Successivamente nel pomeriggio del 24 gennaio, prima
ancora che si riuscisse ad associare una identità al volto del “palo”, durante
un servizio mirato alla prevenzione dei furti in abitazione, proprio personale
della III sezione, ha riconosciuto l’uomo che si aggirava con fare sospetto nei
pressi della libreria “Mondadori” sita in Corso Libertà.
Gli operatori della Polizia di Stato hanno quindi
chiamato rinforzi e, mentre alcuni di essi si sono dedicati al pedinamento del
citato soggetto, altri hanno effettuato un servizio di appostamento per
individuare i complici all’interno delle abitazioni vicine.
Il “palo”, nel frattempo, utilizzando il medesimo
auricolare con il quale era stata immortalato qualche giorno prima, continuava a parlare al
telefono muovendosi nervosamente tra la gente, fissando di continuo il portone
di un edificio ed avvicinandosi ad un autovettura parcheggiata nelle immediate
vicinanze.
Pochissimi minuti dopo due uomini sono stati visti uscire
di gran fretta dal suddetto stabile.
Si è quindi deciso di bloccare i soggetti per verificare
se avessero perpetrato un ulteriore furto e per evitare che ne commettessero
altri.
Successivamente il coordinamento e la cooperazione
infoinvestigativa con la Squadra Mobile della Questura di Brescia hanno
permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico della “banda” in
merito a tre ingenti furti in appartamento perpetrati, anche essi solo qualche
giorno fa, nella città lombarda.
Sono in corso indagini, già corroborate da riscontri preliminari, per comprendere
quanti altri reati dello stesso tipo abbia commesso tale “batteria” in tutto il
territorio nazionale e per scovare dove abbia nascosto l’eventuale refurtiva
accumulata.
Si segnala infine che i tre uomini risultano essere
gravati da pregiudizi di polizia specifici e che il cittadino russo è apparso
essere destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Milano
per il quale dovrà scontare 7 mesi in carcere. Circostanza per la quale è stato
tratto in arresto.
Le perquisizioni e gli accertamenti effettuati a carico
degli individui in questione hanno permesso inoltre di rinvenire e sequestrare
alcuni oggetti atti allo scasso di ultima generazione, numerosi telefoni
cellulari e schede SIM, oltre 1500 euro in contanti e diverse chiavi di appartamenti su cui sono
in corso le analisi del caso.