In questo periodo di didattica a distanza nelle nostre
scuole medie e superiori e di alterna frequenza in presenza nelle scuole
dell’infanzia ed elementari, l’Ufficio Scuola dell’Arcidiocesi, diretto dal
prof. Giovanni
Garlanda, non è venuto meno ad uno dei suoi compiti fondamentali e
cioè la
formazione e l’aggiornamento professionale degli insegnanti di religione:
in questo modo si è data concreta attuazione all’invito dell’arcivescovo ad
usare le risorse telematiche in tutti i
settori della pastorale e delle istituzioni ecclesiastiche. Così, nelle date di
sabato 28 novembre e sabato 12 dicembre, sono stati organizzati due appuntamenti pomeridiani on
line per consentire ai docenti di incontrarsi e confrontarsi, almeno
virtualmente, sulle
numerose problematiche poste alla didattica dalla pandemia da covid.
A guidare gli incontri è stato chiamato il professor Luca Raspi,
docente di religione a Genova, psicologo e psicoterapeuta, collaboratore di
numerose riviste nazionali, autore di testi pedagogici e di legislazione
scolastica, esperto formatore dei docenti di religione nella regione ligure.
Per meglio affrontare la tematica, ai docenti era stato sottoposto
preventivamente un questionario anonimo di rilevazione dei bisogni e degli
interessi prioritari; sulla base dei dati raccolti, il prof. Raspi
ha impostato una serie di slides che hanno costruito il percorso di ogni
incontro, che è perciò risultato particolarmente concreto e coerente rispetto
alle attese. Partendo dalla convinzione che a scuola occorre partire dai
bisogni e dalle emozioni che albergano nel cuore di ogni ragazzo, il professore
ha proposto come modello la didattica ermenueutico-esistenziale, che
consiste nell’educare i ragazzi ad ascoltarsi interiormente, a cercare
l’essenziale e ad esprimere la propria ricerca di significato. Al termine della
presentazione è stato avviato il dibattito tra gli insegnanti, a partire dalla
propria esperienza diretta, soprattutto in questo anno di pandemia. I mezzi
digitali, usati per la prima volta in un’iniziativa rivolta ai docenti di
religione, hanno consentito in entrambi gli incontri di condividere
preoccupazioni, di scambiare perplessità, di fornire suggerimenti e
approfondimenti, insomma di dialogare e discutere: si tratta dunque di un
risultato molto soddisfacente, in attesa di recuperare, come a scuola, la
dimensione dell’ascolto e del contatto diretto.
Redazione di Vercelli